12 aprile 2011

Meteo-Polline

"Meteo-polline: prevedere per prevenire"
da GOSALUTE.IT

Allergici? La prevenzione si fa col meteo. Studiare le migrazioni dei pollini da una zona all´altra, misurarne i picchi, prevederne l´arrivo in rapporto alle previsioni del tempo. Sono le ultime frontiere nell´ambito della prevenzione delle allergie.


A dirlo sono gli studiosi di "aerobiologia" e "bioclimatologia", discipline dedicate allo studio dell´interazione tra fattori ambientali, in questo caso la produzione e diffusione dei pollini, e lo sviluppo di malattie allergiche.

Il 21 marzo 2011 l´Associazione Italiana di Aerobiologia (AIA) promuove la Giornata Nazionale del Polline per far conoscere e diffondere, anche attraverso i media, le informazioni sulle tematiche proprie dell´aerobiologia.

Il presidente dell´AIA, Guido Marcer, responsabile del Servizio di Allergologia del Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica, sarà a disposizione dei giornalisti, insieme ai colleghi allergologi e agli addetti al campionamento pollinico dalle ore 11.00 alle 13.30, nell´aula didattica 2 della Sezione di Medicina del Lavoro, al 2° piano dell´Ospedale Giustinianeo.

«Le allergie - spiega Guido Marcer - sono ai primi posti come malattie croniche. Secondo l´Organizzazione Mondiale della Sanità ne viene colpita una larga fetta della popolazione compresa tra il 10 e il 40%, a seconda delle regioni e dei periodi dell´anno. Oltre 11 milioni sono i malati di asma. In Italia il 10-20 % della popolazione soffre di riniti allergiche. Se non è possibile evitare la presenza di polline nell´ambiente, è possibile tuttavia prevederne l´andamento e, dunque, adottare comportamenti o avviare trattamenti che permettano di ridurre i sintomi. In Italia esiste una rete di monitoraggio dei pollini aerodispersi (RIMA®), composta da circa 60 centri e coordinata dall´AIA. Una cinquantina di centri aderisce alla anche alla rete europea di monitoraggio pollinico che effettua un campionamento in tutte le 52 settimane dell´anno. In questo modo i pazienti allergici possono gestire i loro disturbi anche quando si trovino lontani dalle abituali sedi di residenza, grazie alla crescente diffusione delle reti di monitoraggio a livello nazionale ed europeo».

L´Associazione Italiana di Aerobiologia, di cui ricorre il 25° anniversario, è un´associazione scientifica, attiva dal 1985, in cui sono presenti ricercatori esperti in diverse discipline, medici, biologi, naturalisti, agronomi, fisici, climatologi, uniti dall´interesse per lo studio delle particelle di origine biologica disperse in aria e del loro possibile impatto sulla salute umana, sulle colture agricole, sui beni artistici e culturali e in generale sull´ambiente in cui viviamo.

 

Dottoressa Gargano