15 marzo 2011

Allergie

"Scopriamo qualcosa in più su allergie ed omeopatia"
da IL GIORNALE del 15 Marzo 2011

Chi soffre di allergie non trova tregua nemmeno d'inverno: bastano pochi raggi di sole perché la diffusione di polline di nocciolo, ontano e pioppo raggiunga livelli altissimi. E chi vive in città corre rischi ancora maggiori in quanto le polveri sottili possono traghettare gli allergeni più in profondità fino a raggiungere i bronchioli.

 

Chi soffre di allergie non trova tregua nemmeno d'inverno: bastano pochi raggi di sole perché la diffusione di polline di nocciolo, ontano e pioppo raggiunga livelli altissimi. E chi vive in città corre rischi ancora maggiori in quanto le polveri sottili possono traghettare gli allergeni più in profondità fino a raggiungere i bronchioli. Prurito, starnuti, occhi che lacrimano e difficoltà respiratorie sono le manifestazioni più diffuse e i dati indicano un incremento del numero di persone che soffrono di patologie allergiche con punte fino al 30% nei paesi più industrializzati, con fastidi crescenti man mano che si avvicina la primavera. Per saperne di più abbiamo incontrato il Dott. Antonello Arrighi, Medico Chirurgo, Specialista in Pediatria, Omeopata ed Emotossicologo ad Arezzo.

 

Si sente dire che le allergie sono sempre più diffuse. Questo risponde a verità?

Si. Indubbiamente la patologia allergica negli ultimi 50 anni ha avuto un drammatico aumento di incidenza. Si stima che oggi tra il 20% e 30% della popolazione dei paesi industrializzati ne soffra. Le forme allergiche più diffuse sono: l'eczema atopico,, la rinite allergica, l'asma allergico. In questi ultimi tempi anche le allergie alimentari sono notevolmente cresciute.

 

Quali si ritengono essere le cause della patologia allergica e perché la loro incidenza in questi anni è cosi cresciuta?

L'allergia ha un'eziologia più rifatto ria le. Esiste in alcuni soggetti una predisposizione genetica (la probabilità di sviluppare una allergia quando nessuno dei genitori è allergico è pari al 15%, la percentuale sale al 50% se uno dei genitori è allergico ed arriva all'30% se entrambi sono allergici) ma questo non è sufficiente per scatenare un fenomeno allergico. E' necessario che il soggetto sia esposto agli allergeni ambientali e in questi ultimi anni l'ambiente si è "imbibito" di allergeni, pensarne alla moquette, all'inquinamento ambientale, a cibi sempre più raffinati, ecc. Infine, la causa oggi ritenuta essere forse la più importante per lo sviluppo di un'allergia, è l'alterazione dell'equilibrio del Sistema Immunitario. Con questo intendiamo dire che nel soggetto allergico il sistema immunitario è come impazzito, ha sviluppato troppo una sua parte a discapito di un'altra, e purtroppo la parte che ha ipersviluppato è proprio quella che produce gli anticorpi IgE responsabili della sensibilizzazione e della successiva manifestazione allergica.

 

Perché questi soggetti hanno sviluppato troppo questa parte del Sistema Immunitario?

Questa è la vera domanda per capire il perché dell'allergia. Oggi si parla di ipotesi igienica. Cosa intendiamo? Dati sperimentali dimostrano che se durante l'infanzia non si viene a contatto con virus e batteri non si ha la possibilità di sviluppare adeguatamente, come dire, la parte buona del Sistema Immunitario, facendo, al contrario, ipertrofizzare proprio l'altra parte, quella che produce le IgE. Insomma, con una battuta, laviamo un po' meno le mani dei nostri bambini se non li vogliamo allergici da grandi.

 

Come possono essere curate le allergie?

La medicina tradizionale offre eccellenti strumenti terapeutici da cui, soprattutto nelle forme acute e iper-acute non si può prescindere. Penso in particolare gli antistaminici e ai cortisonici. Si tratta tuttavia di terapie fondamentalmente sintomatiche che non risolvono alla base il problema. Un passo avanti in questo senso si è fatto con l'utilizzo dei cosi detti "vaccini antiallergici" in grado di aumentare la tolleranza del soggetto nei confronti di determinati allergeni.

 

E l'Omeopatia può fare qualcosa?

Le dirò, può fare molto più di qualcosa. Come sa l'Omeopatia cura il malato e non solo la malattia, cioè cerca di correggere quel difetto in parte costituzionale, in parte determinato dall'ambiente, che ha portato il Sistema Immunitario del soggetto allergico ad essere sbilanciato e quindi a rispondere in maniera anomala nei confronti di sostanze normalmente innocue. Oggi disponiamo di un farmaco che si chiama Engystol (1 compressa 2 volte al giorno per 60-90 giorni) che nel tempo svolge questo compito di riequilibrio della bilancia immunitaria. In Omeopatia per aumentare la tolleranza si utilizzano, tanto quanto in Allopatia, dei "vaccini antiallergici". Di grande efficacia si è dimostrata una particolare combinazione di pollini e altri allergeni adeguatamente diluiti chiamato Allergy Plex na 29 (20 gocce 2 volte al giorno per 60-90 giorni). Infine spesso i soggetti allergici mostrano un alto grado di intossicazione e questo è il motivo per cui viene consigliato un prodotto di profondo drenaggio chiamato Galium Heel (20 gocce 2 volte al giorno per 60-90 giorni).

 

L'Omeopatia può fare qualche cosa sulla gestione dei sintomi allergici?

Certamente ma deve esserci sempre un'attenta vantazione da parte del terapeuta che deve discriminare se intervenire con il farmaco tradizionale o con quello omeopatico. Sui sintomi della rinocongiuntivite allergica la nostra esperienza ci porta a consigliare in particolare due medicinali omeopatici, Luffa comp. Spray Nasale (2 spruzzi per narice 4-5 volte al giorno) e Euphrasia Heel Collirio (1-2 gocce per occhio al bisogno) grazie ai quali starnuti, naso che gocciola, iperlacrimazione ecc possono essere efficacemente combattuti.

 

Dottoressa Gargano